Un Agronomo in Giardino
CONOSCE LE PIANTE
La competenza di un agronomo consiste anzitutto nel conoscere le piante. Quando vengono acquistate le piante in vivaio, esse sono molto giovani e la grande maggioranza degli acquirenti non sa o non riesce a immaginare come diventeranno una volta adulte. Spesso si pensa di poterle costringere con la manutenzione a qualsiasi dimensione si voglia, ma non è così, prima o poi la natura prende il sopravvento! E comunque le energie necessarie a forzare una pianta in una forma che non le è naturale si possono risparmiare scegliendo già in origine una pianta che da adulta non esubererà lo spazio che le viene destinato. Questo risparmio energetico non va a vantaggio solo del proprietario, che risparmia denaro o tempo, ma anche dell’ambiente perché gli attrezzi da taglio a motore emettono gas di scarico inquinanti e il legno che viene di volta in volta rimosso è una riserva di carbonio organicato dalla pianta a partire dall’anidride carbonica presente nell’atmosfera e che ad essa tornerà una volta smaltito.
SCEGLIE SPECIE RESISTENTI
È noto che alcune piante sono estremamente soggette all’attacco di parassiti. Il bosso, ad esempio, negli ultimi anni è stato colpitospietatamente dalla piralide (Cydalima perspectalis), le siepi di alloro vengono infestate dallo xylosandro (Xylosandrus compactus) e le palme devastate dal rincoforo (Rhynchophorus ferrugineus). È impossibile che un giardino non venga colpito almeno una volta da un insetto polifago come le cocciniglie o gli afidi, ma per questi insetti esistono numerose armi a basso impatto ambientale o anche ammesse in agricoltura biologica, come gli insetti antagonisti. Ma in fase progettuale è fondamentale scegliere specie per le quali non si sappia già che è necessario l’utilizzo massivo di pesticidi. Questo non solo per ridurre l’uso di agenti chimici inquinanti, pericolosi per la salute umana, per gli animali e per gli insetti utili come le api, ma anche come vera e propria forma di lotta biologica. Evitare di fornire a questi parassiti ulteriori ambienti riproduttivi significa contrastarne la diffusione, viceversa significa invece favorirla, a scapito degli impianti vecchi o storici che invece vanno tutelati in quanto patrimonio culturale.
PROPONE UN PROGETTO CHIARO
La prima fase progettuale è quella di ascolto delle esigenze del cliente. Una volta definiti gli obiettivi, si passa alla proposta tecnica, che il cliente può visualizzare attraverso una tavola planimetrica lavorata con Photoshop, affinché possa visualizzare facilmente l’idea che gli viene proposta. Segue una fase di discussione e di rielaborazione del progetto, da cui esce la tavola definitiva. Se i lavori vengono affidati a ditte terze, viene anche prodotta una seconda tavola tecnica in CAD, con le specifiche e le direttive pratiche necessarie alla sua realizzazione.
CONOSCE LE PIANTE
La competenza di un agronomo consiste anzitutto nel conoscere le piante. Quando vengono acquistate le piante in vivaio, esse sono molto giovani e la grande maggioranza degli acquirenti non sa o non riesce a immaginare come diventeranno una volta adulte. Spesso si pensa di poterle costringere con la manutenzione a qualsiasi dimensione si voglia, ma non è così, prima o poi la natura prende il sopravvento! E comunque le energie necessarie a forzare una pianta in una forma che non le è naturale si possono risparmiare scegliendo già in origine una pianta che da adulta non esubererà lo spazio che le viene destinato. Questo risparmio energetico non va a vantaggio solo del proprietario, che risparmia denaro o tempo, ma anche dell’ambiente perché gli attrezzi da taglio a motore emettono gas di scarico inquinanti e il legno che viene di volta in volta rimosso è una riserva di carbonio organicato dalla pianta a partire dall’anidride carbonica presente nell’atmosfera e che ad essa tornerà una volta smaltito.
SCEGLIE SPECIE RESISTENTI
È noto che alcune piante sono estremamente soggette all’attacco di parassiti. Il bosso, ad esempio, negli ultimi anni è stato colpitospietatamente dalla piralide (Cydalima perspectalis), le siepi di alloro vengono infestate dallo xylosandro (Xylosandrus compactus) e le palme devastate dal rincoforo (Rhynchophorus ferrugineus). È impossibile che un giardino non venga colpito almeno una volta da un insetto polifago come le cocciniglie o gli afidi, ma per questi insetti esistono numerose armi a basso impatto ambientale o anche ammesse in agricoltura biologica, come gli insetti antagonisti. Ma in fase progettuale è fondamentale scegliere specie per le quali non si sappia già che è necessario l’utilizzo massivo di pesticidi. Questo non solo per ridurre l’uso di agenti chimici inquinanti, pericolosi per la salute umana, per gli animali e per gli insetti utili come le api, ma anche come vera e propria forma di lotta biologica. Evitare di fornire a questi parassiti ulteriori ambienti riproduttivi significa contrastarne la diffusione, viceversa significa invece favorirla, a scapito degli impianti vecchi o storici che invece vanno tutelati in quanto patrimonio culturale.
PROPONE UN PROGETTO CHIARO
La prima fase progettuale è quella di ascolto delle esigenze del cliente. Una volta definiti gli obiettivi, si passa alla proposta tecnica, che il cliente può visualizzare attraverso una tavola planimetrica lavorata con Photoshop, affinché possa visualizzare facilmente l’idea che gli viene proposta. Segue una fase di discussione e di rielaborazione del progetto, da cui esce la tavola definitiva. Se i lavori vengono affidati a ditte terze, viene anche prodotta una seconda tavola tecnica in CAD, con le specifiche e le direttive pratiche necessarie alla sua realizzazione.